Categoria: News (Pagina 2 di 139)

Editoriale 13 Novembre 2024

Sono 210 mila le firme raccolte in Sardegna per la presentazione della legge di iniziativa popolare contro la speculazione energetica. In pochi mesi, lunghe file in ogni angolo dell’isola per firmare e fermare la speculazione. Ripeto, 210 mila firme a sostegno della presentazione della legge di iniziativa popolare denominata Pratobello 2024, firme convalidate dalla Regione Sardegna ma che (come immaginavo) non serviranno a nulla. 

Attenzione, il discorso è valido per tutta la penisola, riguarda tutte e tutti. Perché storicamente tutto parte dalla Sardegna, poi arriverà ovunque in Italia. Svenduta, anche sul fronte energetico. Si vedono già le prime agghiaccianti distese di pannelli fotovoltaico, pale eoliche alte quasi trecento metri, arriveranno anche quelle off shore. 

In tutta Italia (ne ho parlato molto per iscritto e in diretta con tanto di mappa dei siti già prenotati) i paesaggi deturpati, l’inquinamento elettromagnetico alle stelle, le terre fertili non più utilizzabili per l’agricoltura perché vengono espropriate per legge. Si green non c’è nulla, approfondirò. Quanto sta accadendo la Sardegna (mi ripeto) accadrà e già sta accadendo in tutta Italia. Ribadisco, il problema riguarda tutti. Ci si è anche mossi molto in ritardo, purtroppo. Si è fatto (come sempre) l’errore di guardare al dito e non alla Luna, e nel 2021 (mentre si paragonava solo di vaccini, restrizioni ed obblighi vaccinali) il Governo Draghi autorizzava per legge lo scempio ambientale e paesaggistico. 

Poi quando le prime mostruose pale sono giunte in Sardegna è scattato l’allarme. Troppo tardi, non si può tornare indietro. Anche perché come era ovvio, la legge di iniziava popolare non verrà neppure discussa dal parlamento sardo, che da oggi lavora ad una legge sulle cosiddette arie idonee. Sì ha dunque la presunzione di individuare luoghi adatti per pale oli he terrestri, marine e distese fotovoltaiche.

Un crimine, anzitutto della cosiddetta sinistra ecologista (ecco il loro green) e più in generale di tutta la politica. Sapete chi ha lavorato con Draghi a questa operazione criminale contro l’ambiente e la salute? La neo presidente governatrice del centrosinistra sardo, oggi a capo della Regione Sardegna, allora consulente Tesla e membro del Governo Draghi. Si chiama Todde, votata dai pochi sardi che hanno votato. Niente stop alla speculazione, arrivano le aree idonee (bestemmia) e le 210 mila firme al cesso. Se non siete sardi, organizzatevi perché domani tocca a voi. Se siete sardi sappiate che serve la rivoluzione. Che non ci sarà. 

Davide Zedda

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Editoriale 12 Novembre 2024

A quanto pare non ci dorme la notte, lo ha detto lui. A chi mi riferisco? A Bill Gates, lo ha detto in una recente intervista alla CNBC. Cosa lo tormenta? Una certezza, o meglio quella che per lui è una certezza, peraltro tornando nuovamente sull’argomento ma con qualche specifica in più rispetto al precedente e sbrigativo “o ci sarà la terza guerra mondiale oppure una nuova pandemia”. 

Gates annuncia che i prossimi venticinque anni saranno molto bui per l’umanità intera. Peraltro non parta espressamente di guerra mondiale ma di guerra globale, concetto maggiormente complicato da decifrare. E comunque lui ne è certo: anche se si eviterà la guerra globale ci sarà una nuova pandemia molto più contagiosa rispetto al Covid. 

Il problema (dice Gates) non è se ma quando e se i Paesi coinvolti dal nuovo virus altamente contagioso saranno in grado o meno di non farsi trovare impreparati. Quando ci sarà la prossima pandemia? Genericamente Gates parla e dice “nei prossimi venticinque anni”. 

Gates ha già una certa età, magari non avrà a disposizione venticinque anni di vita, vero. Ma lui ne è certo, come vi fosse un complotto mondiale per cui (con lui o senza di lui) nei prossimi venticinque anni (che allo stesso tempo sono pochi e un’eternità) sarà così: guerra globale o nuova pandemia. 

Fin dal principio del covid i potenti della terra che fanno capo ai padroni universali del mondo avvisarono molto chiaramente che l’umanità intera era entrata nell’era delle pandemie. 

Ma evidentemente ciò non significa che esse arriveranno una dietro l’altra. Peraltro (ad ogni modo) la stima di Gates (se consideriamo venticinque anni) potrebbe far immaginare (è possibile) che se guerra globale non sarà, la nuova pandemia potrebbe arrivare in prossimità del 2045/2050 (Agenda 2025/2050). Ma guarda caso! 

Non importa il fatto della sua presenza in vita, Gates sa bene (evidentemente) che l’agenda 2045/2050 prevede quanto riportato in Gaia 2050 (LINK AL VIDEO) e quindi anche una pandemia o una guerra globale. 

Davide Zedda

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Editoriale 10 Novembre 2024

Un paso indietro al 9 novembre, quando pubblicai il video della nave della morte con il seguente testo:

“Breve comunicazione. Mi state inviando inquietanti immagini di poderose scie chimiche da tutta Italia. Allo stesso tempo la cosiddetta nave della morte (per intenderci quella sosta di centrale HAARP galleggiante balzata alle cronache perché presente nelle acque spagnole prima del disastro di Valencia) si dice (voglio usare il condizionale) si trovi attualmente in acque italiane. Non ne ho certezza, ovviamente. Ma gira forte il video (non questo). La notizia che dice che sia nelle acque a sud dell’Italia. Vedremo se nelle prossime ore o nei prossimi giorni accadrà qualcosa. Speriamo ovviamente si no. Ma l’arma climatica, la bomba climatica, di cui tanto e nei dettagli vi ho parlato, è realtà”. 

Detto che la nave della morte stava nel sud Italia da prima del 9 novembre, esattamente da poche ore dopo la catastrofe di Valencia, non passa tanto che voi tessi mi scrivete “anche stavolta avevi ragione, hai visto cosa sta accedendo in Sicilia?”. Un attimo, lo schema è sempre lo stesso e lo abbiamo maliziato in ogni suo dettaglio. Il riferimento è alle giornate del 4 e 5 novembre quando quasi tutt’a l’Italia è stata colpita, invasa, bombardata di scie chimiche talmente clamorose che ve le mostrai perfino perfettamente visibili anche nelle foto dei satelliti. Impressionante e senza precedenti. E con il cielo irrorato come non mai, la nave Haarp nel sud Italia, finimondo in Sicilia. 

“Temporali e nubifragi oggi (8 novembre) in Sicilia con allagamenti e disagi in varie zone a causa di una intensa perturbazione che ha colpito l’Isola. Situazione particolarmente difficile sulla parte orientale, in provincia di Catania, ad Acireale, dove in alcune zone le piogge intense delle ultime ore hanno trasformato alcune strade in veri e propri torrenti e alcuni fumi sono esondati”. 

È stato ufficialmente seguire la vicenda ed unire i puntini, ormai nel loro essere criminali sono fin troppo scontati. Che poi a prescindere (ma non mi pare questo il caso) a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca. 

Davide Zedda

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Editoriale 9 Novembre 2024

Sono giunte le felicitazioni di Mattarella a Trump. Analizziamole. Partendo dal presupposto che durante il suo primo mandato, Trump non strinse la mano a Mattarella. Analizziamole, ma pur sempre l’Italia era e resterà una colonia USA. Questo indipendentemente da Trump. Sta negli accordi internazionali che partono dalla conferenza di Jalta e sanciscono la sovranità limitata del nostro Paese.

Le felicitazioni 

Le porgo cordiali auguri di successo nel suo nuovo mandato alla presidenza degli Stati Uniti d’America.

I nostri Paesi sono uniti da inscindibili vincoli di amicizia e collaborazione, cementati dalla condivisione dei valori democratici e dalla comune adesione a un ordine internazionale fondato sulle regole.

Tali legami, che includono l’imprescindibile dimensione euro-atlantica, sono di vitale importanza, ancor più nell’attuale contesto internazionale segnato da conflitti e focolai di instabilità. Nella ricerca di soluzioni efficaci alle gravi crisi del presente Roma conferma la sua ferma volontà di lavorare d’intesa con Washington, bilateralmente e in tutti i consessi multilaterali, oltre che nella cornice delle relazioni tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea.

A nome della Repubblica italiana le porgo i migliori auguri di benessere per la sua persona e di prosperità per l’amico popolo statunitense.

Si evince 

1) Un legame tra Italia e USA di amicizia collaborazione e la comune adesione a un ordine internazionale fondato sulle regole. Regole che non impone l’Italia, ma che l’Italia rispetta perché deve rispettarle. 

2) Assoluta fedeltà alla NATO, ma ovviamente suo fronte guerra Roma farà (com ovvio) ciò che sceglierà di fare Washington 

3) Mattarella non manca di far notare quanto l’Italia sia serva anche dell’Unione Europea

4) La frase finale retorica.

Davide Zedda

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Editoriale 8 Novembre 2024

Trump sarà il nuovo presidente degli Stati Uniti, ha stravinto le elezioni americane anche sul fronte del voto popolare. Le felicitazioni arrivano da tutto il mondo, come è normale che sia in queste occasioni. Ma (brutto segno) non arrivano dall’Italia. Non da Mattarella, il presidente della repubblica non ha mandato le felicitazioni a Trump. Non era mai accaduto prima, non esiste nessun precedente. 

Mentre nel mondo tutti i leader hanno formulato e stanno formulando rallegramenti e auguri al Presidente eletto degli USA Donald Trump, 

Mattarella ha invece ricevuto al Quirinale il segretario generale della NATO Rutte (ovviamente per parlare di guerra). Più tardi vedremo nel dettaglio di cosa hanno parlato. Anzi, lo vediamo subito. Intanto non dimentichiamo che Rutte è il segretario della NATO. Si sa anche perfettamente che ovviamente Rutte non ha digerito la vittoria di Trump, figuriamoci se in sua presenza Mattarella manda felicitazioni. Non sia mai. La colonia Italia è più fedele alla NATO che al suo padrone USA. Pensate che livelli! 

Di cosa hanno parlato? 

Rutte minaccia gli Stati Uniti di nuovi sviluppi militari nordcoreani se Trump non sostiene l’Ucraina. L’Europa sarà in grado di sostenere da sola l’Ucraina se gli Stati Uniti smetteranno di sostenerla?

Se la Russia avesse successo in Ucraina, allora una Russia ispirata apparirà al nostro confine, ricevendo molta terra, un enorme esercito ucraino e i loro inventivi ucraini. Ciò non rappresenterà solo una minaccia per l’Europa, per la parte europea della NATO, ma anche per gli Stati Uniti. Pertanto, dobbiamo lavorare collettivamente non solo contro la minaccia proveniente dalla Russia, ma anche da questi quattro paesi (Russia, Iran, Corea del Nord, Cina). 

E Mattarella? 

Si vede che è così entusiasta di dover lavorare con Trump e Kennedy che non ha trovato le parole per descrivere la sua felicità. Ma forse, senza fretta, una riga pro forma arriverà.

Davide Zedda

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