Categoria: Pensieri sparsi (Pagina 3 di 5)

Vladimir Putin ha chiesto un minuto si raccoglimento per ricordare Silvio a Berlusconi. Fosse morto Putin oppure un importante esponente politico a lui vicino, in Italia, in Europa e negli USA, sarebbe scoppiata la festa. Tornando all’Italia, il gesto di Putin in ricordo di Berlusconi, ci dice chiaramente che la Russia e il suo popolo amano l’Italia, mentre il nostro Paese (servo di Washington e Bruxelles), fa loro la guerra.

Davide Zedda

Uno Stato che dimentica Aldo Moro e Enrico Berlinguer, non può santificare Silvio Berlusconi. Eppure è accaduto, e comunque la si pensi (mi riferisco a Berlusconi, che può ovviamente piacere o meno, ognuno giustamente la pensa come vuole), questo Paese, le istituzioni di questo Paese, lavorano da molti anni (in particolare dal 2020), per eliminare il ricordo dei suoi figli più belli. Non solo dunque Aldo Moro ed Enrico Berlinguer. Ed un Paese senza memoria, è un Paese morto.

Davide Zedda

Ai funerali di Berlusconi 20 mila persone, per quelli di Enrico Berlinguer nel Giugno 1984, 2 milioni di persone. E non erano suoi dipendenti. Così, giusto per mettere i puntini sulle i.

Davide Zedda

Dicono da mesi (ma come fanno a saperlo con così tanto anticipo?), che sarà un’estate piovosa ma molto calda. D’altronde con la Geoingegneria tutto gli è possibile per sostenere e far digerire a mezzo media la bufala del cambiamento climatico, ovviamente causato dall’uomo. E pazienza se la vera scienza esclude tale possibilità e responsabilità umana. E poi, tanto caldo? Sarà un ottimo (secondo loro), sistema per avere un colpevole dell’ondata estiva di morti da malore improvviso.

Davide Zedda

Il funerale di Silvio Berlusconi trasformato in una cerimonia di beatificazione. Così è troppo, si è superato ogni limite di decenza. Sarà la storia a dirci con certezza chi è stato Silvio Berlusconi: che però certamente non passerà alla storia (nel bene e nel male), come un Santo.

Davide Zedda

Silvio Berlusconi non è morto causa leucemia procurata dal vaccino anti Covid. Silvio Berlusconi è morto di leucemia. Silvio Berlusconi fa parte di quel 25% di uomini dello stato a cui è stata iniettata la soluzione fisiologica. Perché il 50% delle dosi erano veleno per la popolazione, 25% placebo per la popolazione, 25% soluzione fisiologica per gli uomini di Stato e di interesse dello Stato. Silvio Berlusconi non era un idiota, in tanti sono nuovamente caduti nella trappola delle informazioni fake dei falsi controinformatori.

Davide Zedda

Siete così sicuri che Silvio Berlusconi sia morto in data 12 Giugno 2023? Io no. Pare infatti che non sia così, e pare infatti che sia morto diversi giorni prima. Occorreva coprirne la scomparsa per avere il tempo affinché tante, tantissime cose (non solo e non certo soltanto a livello familiare), venissero “sistemate” per bene, nei modi e nei tempi giusti. Unite i puntini…

Davide Zedda

In Italia le città dei 15 minuti sono pura utopia. Dovresti raderle al suolo e ricostruirle da capo. Da altre parti in Europa diventeranno realtà, perché di fatto già lo sono, ben prima che nascesse la filosofia delle città dei 15 minuti.

Davide Zedda

A New York prove tecniche per la prossima emergenza globale. La città è avvolta da un fumo denso, il cielo non si vede, è tutto rosso, l’aria irrespirabile. Si consiglia l’uso della mascherina, di non uscire se non per motivi di massima urgenza, chi può viene invitato ad installare impianti di purificazione dell’aria. Questo perché in Canada sono scoppiati contemporaneamente 200 incendi di immani proporzioni, ovviamente di origine dolosa. Ma c’è da scommettere che la mano criminale non è quella dei piromani, perché l’obiettivo è sempre lo stesso: far passare l’idea del cambiamento climatico, che in futuro potrebbe portare a nuove restrizioni e lockdown. Non a caso, dopo questo mio ragionamento, dopo questa mia riflessione scritta pochi giorni fa, negli USA ha parlato Biden, che ovviamente ha dato la colpa degli incendi al cambiamento climatico. Fanno tutto alla luce del sole, fermiamoli!

Davide Zedda

A New York prove tecniche per la prossima emergenza globale. La città è avvolta da un fumo denso, il cielo non si vede, è tutto rosso, l’aria irrespirabile. Si consiglia l’uso della mascherina, di non uscire se non per motivi di massima urgenza, chi può viene invitato ad installare impianti di purificazione dell’aria. Questo perché in Canada sono scoppiati contemporaneamente 200 incendi di immani proporzioni, ovviamente di origine dolosa. Ma c’è da scommettere che la mano criminale non è quella dei piromani, perché l’obiettivo è sempre lo stesso: far passare l’idea del cambiamento climatico, che in futuro potrebbe portare a nuove restrizioni e lockdown.

Davide Zedda