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Davide Zedda
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A quanto pare non ci dorme la notte, lo ha detto lui. A chi mi riferisco? A Bill Gates, lo ha detto in una recente intervista alla CNBC. Cosa lo tormenta? Una certezza, o meglio quella che per lui è una certezza, peraltro tornando nuovamente sull’argomento ma con qualche specifica in più rispetto al precedente e sbrigativo “o ci sarà la terza guerra mondiale oppure una nuova pandemia”.
Gates annuncia che i prossimi venticinque anni saranno molto bui per l’umanità intera. Peraltro non parta espressamente di guerra mondiale ma di guerra globale, concetto maggiormente complicato da decifrare. E comunque lui ne è certo: anche se si eviterà la guerra globale ci sarà una nuova pandemia molto più contagiosa rispetto al Covid.
Il problema (dice Gates) non è se ma quando e se i Paesi coinvolti dal nuovo virus altamente contagioso saranno in grado o meno di non farsi trovare impreparati. Quando ci sarà la prossima pandemia? Genericamente Gates parla e dice “nei prossimi venticinque anni”.
Gates ha già una certa età, magari non avrà a disposizione venticinque anni di vita, vero. Ma lui ne è certo, come vi fosse un complotto mondiale per cui (con lui o senza di lui) nei prossimi venticinque anni (che allo stesso tempo sono pochi e un’eternità) sarà così: guerra globale o nuova pandemia.
Fin dal principio del covid i potenti della terra che fanno capo ai padroni universali del mondo avvisarono molto chiaramente che l’umanità intera era entrata nell’era delle pandemie.
Ma evidentemente ciò non significa che esse arriveranno una dietro l’altra. Peraltro (ad ogni modo) la stima di Gates (se consideriamo venticinque anni) potrebbe far immaginare (è possibile) che se guerra globale non sarà, la nuova pandemia potrebbe arrivare in prossimità del 2045/2050 (Agenda 2025/2050). Ma guarda caso!
Non importa il fatto della sua presenza in vita, Gates sa bene (evidentemente) che l’agenda 2045/2050 prevede quanto riportato in Gaia 2050 (LINK AL VIDEO) e quindi anche una pandemia o una guerra globale.
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Un paso indietro al 9 novembre, quando pubblicai il video della nave della morte con il seguente testo:
“Breve comunicazione. Mi state inviando inquietanti immagini di poderose scie chimiche da tutta Italia. Allo stesso tempo la cosiddetta nave della morte (per intenderci quella sosta di centrale HAARP galleggiante balzata alle cronache perché presente nelle acque spagnole prima del disastro di Valencia) si dice (voglio usare il condizionale) si trovi attualmente in acque italiane. Non ne ho certezza, ovviamente. Ma gira forte il video (non questo). La notizia che dice che sia nelle acque a sud dell’Italia. Vedremo se nelle prossime ore o nei prossimi giorni accadrà qualcosa. Speriamo ovviamente si no. Ma l’arma climatica, la bomba climatica, di cui tanto e nei dettagli vi ho parlato, è realtà”.
Detto che la nave della morte stava nel sud Italia da prima del 9 novembre, esattamente da poche ore dopo la catastrofe di Valencia, non passa tanto che voi tessi mi scrivete “anche stavolta avevi ragione, hai visto cosa sta accedendo in Sicilia?”. Un attimo, lo schema è sempre lo stesso e lo abbiamo maliziato in ogni suo dettaglio. Il riferimento è alle giornate del 4 e 5 novembre quando quasi tutt’a l’Italia è stata colpita, invasa, bombardata di scie chimiche talmente clamorose che ve le mostrai perfino perfettamente visibili anche nelle foto dei satelliti. Impressionante e senza precedenti. E con il cielo irrorato come non mai, la nave Haarp nel sud Italia, finimondo in Sicilia.
“Temporali e nubifragi oggi (8 novembre) in Sicilia con allagamenti e disagi in varie zone a causa di una intensa perturbazione che ha colpito l’Isola. Situazione particolarmente difficile sulla parte orientale, in provincia di Catania, ad Acireale, dove in alcune zone le piogge intense delle ultime ore hanno trasformato alcune strade in veri e propri torrenti e alcuni fumi sono esondati”.
È stato ufficialmente seguire la vicenda ed unire i puntini, ormai nel loro essere criminali sono fin troppo scontati. Che poi a prescindere (ma non mi pare questo il caso) a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca.
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Sono giunte le felicitazioni di Mattarella a Trump. Analizziamole. Partendo dal presupposto che durante il suo primo mandato, Trump non strinse la mano a Mattarella. Analizziamole, ma pur sempre l’Italia era e resterà una colonia USA. Questo indipendentemente da Trump. Sta negli accordi internazionali che partono dalla conferenza di Jalta e sanciscono la sovranità limitata del nostro Paese.
Le felicitazioni
“Le porgo cordiali auguri di successo nel suo nuovo mandato alla presidenza degli Stati Uniti d’America.
I nostri Paesi sono uniti da inscindibili vincoli di amicizia e collaborazione, cementati dalla condivisione dei valori democratici e dalla comune adesione a un ordine internazionale fondato sulle regole.
Tali legami, che includono l’imprescindibile dimensione euro-atlantica, sono di vitale importanza, ancor più nell’attuale contesto internazionale segnato da conflitti e focolai di instabilità. Nella ricerca di soluzioni efficaci alle gravi crisi del presente Roma conferma la sua ferma volontà di lavorare d’intesa con Washington, bilateralmente e in tutti i consessi multilaterali, oltre che nella cornice delle relazioni tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea.
“A nome della Repubblica italiana le porgo i migliori auguri di benessere per la sua persona e di prosperità per l’amico popolo statunitense.
Si evince
1) Un legame tra Italia e USA di amicizia collaborazione e la comune adesione a un ordine internazionale fondato sulle regole. Regole che non impone l’Italia, ma che l’Italia rispetta perché deve rispettarle.
2) Assoluta fedeltà alla NATO, ma ovviamente suo fronte guerra Roma farà (com ovvio) ciò che sceglierà di fare Washington
3) Mattarella non manca di far notare quanto l’Italia sia serva anche dell’Unione Europea
4) La frase finale retorica.
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Trump sarà il nuovo presidente degli Stati Uniti, ha stravinto le elezioni americane anche sul fronte del voto popolare. Le felicitazioni arrivano da tutto il mondo, come è normale che sia in queste occasioni. Ma (brutto segno) non arrivano dall’Italia. Non da Mattarella, il presidente della repubblica non ha mandato le felicitazioni a Trump. Non era mai accaduto prima, non esiste nessun precedente.
Mentre nel mondo tutti i leader hanno formulato e stanno formulando rallegramenti e auguri al Presidente eletto degli USA Donald Trump,
Mattarella ha invece ricevuto al Quirinale il segretario generale della NATO Rutte (ovviamente per parlare di guerra). Più tardi vedremo nel dettaglio di cosa hanno parlato. Anzi, lo vediamo subito. Intanto non dimentichiamo che Rutte è il segretario della NATO. Si sa anche perfettamente che ovviamente Rutte non ha digerito la vittoria di Trump, figuriamoci se in sua presenza Mattarella manda felicitazioni. Non sia mai. La colonia Italia è più fedele alla NATO che al suo padrone USA. Pensate che livelli!
Di cosa hanno parlato?
Rutte minaccia gli Stati Uniti di nuovi sviluppi militari nordcoreani se Trump non sostiene l’Ucraina. L’Europa sarà in grado di sostenere da sola l’Ucraina se gli Stati Uniti smetteranno di sostenerla?
Se la Russia avesse successo in Ucraina, allora una Russia ispirata apparirà al nostro confine, ricevendo molta terra, un enorme esercito ucraino e i loro inventivi ucraini. Ciò non rappresenterà solo una minaccia per l’Europa, per la parte europea della NATO, ma anche per gli Stati Uniti. Pertanto, dobbiamo lavorare collettivamente non solo contro la minaccia proveniente dalla Russia, ma anche da questi quattro paesi (Russia, Iran, Corea del Nord, Cina).
E Mattarella?
Si vede che è così entusiasta di dover lavorare con Trump e Kennedy che non ha trovato le parole per descrivere la sua felicità. Ma forse, senza fretta, una riga pro forma arriverà.
Davide Zedda
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Pensavo di scrivere questo editoriale nella giornata di ieri 6 novembre, ma non è stato ovviamente possibile per via della rielezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, tema sul quale ritornerò anche in giornata. Ma due giorni fa (5 novembre) abbiamo assistito ad uno spettacolo (si fa per dire) forse precedenti con le scie chimiche (vedremo più tardi la foto) visibili perfino dai satelliti.
Mi avete mandato decine di foto e decine di video, credo di poter dire (credo confermerete) che una situazione del genere non si era mai vista, non ci sono precedenti di un simile scempio che pare abbia colpito di fatto tutta la penisola.
Contestualmente la preoccupazione saliva di livello perché in acque italiane era presente la cosiddetta nave della morte, per intenderci quella sosta di centrale Haarp precedentemente vista in Spagna.
Scie poderose che in tanti hanno segnalato alle autorità competenti (a proposito, ecco come e cosa fare quando le si avvistano) scie che però non sono state rilevate in Sardegna ed il motivo potrebbe essere semplice di comprendere e tal proposito già oggi pubblicherò un commento alla notizia che potrebbe o forse spiega il perché la Sardegna è stata risparmiata: semplicemente perché già colpita pochi giorni fa da una poderosa alluvione di cui i media non hanno sostanzialmente parlato per il semplice motivo che non c’è scappata o il morto, ma avendo seguito le cronache locali posso dire che è stata una apocalisse e che i danni (specie all’agricoltura) non sono neppure stimabili.
La paura è che stiano preparando qualcosa di grosso così come accaduto in Sardegna, dove ci sono state delle denunce anche prima l’alluvione per via di clamorose scie diurne e notturne.
La lotta continua. Non perdetevi i prossimi articoli di giornata.
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