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Editoriale 13 Settembre 2024

Ma alla fine chi paga? No, perché si fa un gran parlare della ricetta Draghi per salvare l’Unione europea e la moneta unica, ma nessuno dice chi dovrà pagare gli ottocento miliardi di euro necessari per salvare la baracca. Ed allora proprio ora che si comincia a parlarne meno e in vista del fatto che tempo due tre giorni nessuno parlerà più del piano Draghi per salvare l’Europa e l’Euro, nel mio piccolo io insisto. 

Un po’ come faccio con il tema guerra. Partiamo da una certezza, non stamperanno cartamoneta, né moneta digitale. No, pagheremo noi. Pagherà ogni singolo cittadino europeo. Non è un modo tanto per dire, ma la verità. Perché gli ottocento miliardi in questione verranno versati alla Ue (c’è chi è già contrario) dai singoli stati facenti parte della Ue, Italia compresa, dove però nessuno ha detto no. Pronti? Quanti sono i cittadini degli Stati facenti parte della Ue? 335 milioni. 

Ogni singolo cittadino dovrà versare (gli verranno rapinati in tasse) 2388 euro. E questo che nessuno dice, ciò che ad esempio una famiglia di sole tre persone avrebbe costi aggiuntivi in tasse pari a circa settemila euro nel corso di pochissimo tempo. Siamo nuovamente alla macelleria sociale, tipica di Draghi. Che tutti lodano e nessuno dice la verità, ovvero il fatto che il vile affarista è un criminale economico. Ha svenduto l’Italia ha seguito della crociera sul Britannia, ora intende salvare la UE e l’Euro (con la piena approvazione della Von der Leyen) con i nostri soldi. Il fronte del no si allarga, la Meloni ovviamente tace. Ma le possibilità che la Ue e l’Euro si salvino sono pochissime. E Draghi lo sa benissimo. 

Davide Zedda

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Editoriale 12 Settembre 2024

Ringrazio per le preziose informazioni che mi sono state girate, esse mi consentono di esporvi tre precisazioni in merito ai BRICS. Intanto dimentico spesso uno dei più importanti Paesi che hanno aderito ai Brics, ovvero l’Iran. Detto ciò è giusto ribadire che i Brics sono una vera e propria spina nel fianco dell’Occidente, oltre al fatto (nuovamente in riferimento all’Iran) che esso ha immense riserve petrolifere e di gas. 

Secondo punto

Non tutti i paesi del Brics remano a favore dei Brics. Ricordiamo il Brasile che alla fine è pilotato dagli USA tramite Lula. Non si capisce come un paese filo USA possa stare nei Brics. Inoltre anche l’India va un po’ per la sua strada.

Terzo punto 

Draghi sa già che l’euro cadrà ma non torneremo alla Lira (è una falsa speranza). Loro hanno già pronto, come via di fuga, il controllo totale tramite CBDC (moneta digitale controllata e a tempo). I tuoi soldi possono essere spesi solo come dicono loro (green card, crediti di carbonio, seguire le regole, farsi bucare quando dicono loro). Insomma noi come europa non ne usciremo così.

Davide Zedda

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Editoriale 11 Settembre 2024

Gli 11 Settembre

Pensare che la stragrande maggioranza della popolazione del pianeta Terra  creda alla narrazione ufficiale degli attentati USA in data 11 settembre 2001 (nonostante le schiaccianti prove contro la versione ufficiale) mi fa riflettere sulla potenza del pensiero unico dominante imposto dai padroni universali e dalle élite globaliste.

Le stesse (per la cronaca) che in data 11 settembre 1973 portarono al potere in Cile (grazie al golpe USA), Augusto Pinochet. Il criminale che portò avanti uno sterminio di massa comodo agli Stati Uniti che terminò soltanto nel 1990.

Davide Zedda

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Editoriale 10 a settembre 2024

Piovono vetri ma si sta fermi in posa. Quale migliore frase per raccontare questi tempi? Fermi in posa, con le mamme felici perché riaprono le scuole, con una terza guerra mondiale alle porte ad est ed un genocidio stile olocausto a Gaza, talmente feroce che nessuno ha le cifre esatte dei gli uccisi, in gran parte sono donne e bambini. Piovono vetri e si sta fermi in posa. 

Fermi in posa a guardare l’ultimo gossip dell’estate, il caso Sangiuliano, (che la stragrande maggioranza degli italiani neppure sapevano fosse un ministro, figuriamoci a capo di quale ministero) fermo restando che interessa di più il gossip stile reality. È ripartito il calcio, che in realtà mai si è fermato, ora partono in sedie Uomini e donne, Temotation Island, Amici e Grande fratello. 

Questo è il grado medio dell’intelligenza della stragrande maggioranza italiana. Con i reality che hanno preso il posto della vita reale. Intanto (ho urlato più che potevo per farlo notare) ha chiaramente detto che se non verrà seguita la sua agenda, l’Unione europea cadrà, e la moneta unica scomparirà. Sì, ne siamo contenti. 

Ma ho dovuto ovviamente specificare che non può e non deve finire in catastrofe con un crollo stile default ma in maniera programmata. O non ci sarà un soldo e si ritornerà all’assalto ai forni. Ma la UE (questa è la buona notizia) così come ci racconto da anni, ha gli anni contati. Tanto che lo ha detto perfino Mattarella. Tutti stanno cercando (a parole) di salvare qualcosa (UE ed Euro) che sanno già essere destinati a morte certa. 

Restiamo fermi in posa o ci spostiamo un po’ più in là? Dano vax a no vox il passo è stato breve. Sto toccando con mano quanto è miserabile la vita e la stragrande maggioranza delle persone. Miserabile non in senso poetico, sia chiaro. Una guerra tra poveri. Reazione? Non vi è nessuna reazione. Non c’è lotta perché non c’è interesse, la voglia di impegnarsi pari a zero. Avevamo ragione su tutto e non vediamo il resto. Come se quel aver avuto ragione sia sufficiente a vita. Nessuno ci chiederà scusa, ma fermandoci non siamo si esempio. Quale morale in questa “favola”: occorrere essere eroi perché si verrà premiati, ma non in questa vita. Intanto, piovono vetri ma si sta fermi in posa. 

Davide Zedda

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Editoriale 6 Settembre 2024

Quanto spazio ha dedicato il Tg1 a chi ieri a Latina è morto sul lavoro a 58 anni? Zero.

Ai salari degli italiani, calati secondo Eurostat del 6%, mentre in Europa crescevano del 10%? Zero.

All’autodifesa di un ministro ridotto a macchietta? 10 minuti. Informazione da regime e sostanzialmente inutile. E quell’espressione informazione di regime non strizza l’occhio al cosiddetto centrosinistra (mai!) ma evidenzia che a parti inverse sarebbe accaduta la stessa identica cosa. Lo squallore è tale che neppure raconto quanto accaduto, perché vedete di ministri cornuti e che mettono le corna ne sono piene le istituzioni, vale per gli uomini come per le donne. 

Per cui arrivare (alla fine lo sto raccontando) a trasformare il servizio di informazione publica ad una sorta di Stranamore è allucinante e demenziale, in primis una vergogna! Un ministro va a riferire prima in Parlamento, poi si dimette senza chiedere (in questo caso alla Meloni) se le sue scuse (soprattutto alla moglie) sono reali. Infine si ritira a vita privata o ritorna al suo lavoro senza più occuparsi della cosa pubblica.

Oppure si fa come si è sempre fatto. Ovvero? Poiché come detto le istituzioni sono colme di cornuti e cornute, si va avanti senza sopportare immagini truci e degradanti al Tg1 della sera. E che cazzo! 

Davide Zedda

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